Mi faccio il libro

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mercoledì 3 febbraio 2016

La proposizione subordinata relativa ( febbraio 2016 )


La proposizione subordinata relativa è introdotta da un pronome relativo o da un avverbio relativo ( p.e. dove = nella quale ).

Attenzione al che! Può essere una congiunzione, in questo caso può introdurre una soggettiva, o  un pronome relativo, pertanto introduce una proposizione relativa e può essere sostituito dai seguenti pronomi: il quale, la quale, le quali, i quali. 

Ho comprato il libro ( PROP. PRINCIPALE ENUNCIATIVA ), che ( il quale, che è un pronome relativo che sostituisce il libro ) mi hai consigliato ( PROP. SUB. RELATIVA ).

La via dove ( = nella quale ) abito è pedonale. Dove abito: PROP. SUB. RELATIVA. La relativa può inserirsi all’interno della proposizione principale. 

Il che ha valore di soggetto o complemento oggetto. 1) Ho perso il quaderno / che mi ha prestato ( che: complemento oggetto, tu: soggetto sottinteso ). 2) Ho incontrato un amico / che abita a Roma ( che: soggetto ).   

Forma esplicita: che, il quale, alla quale, cui, di cui, con cui, chiunque, dove, laddove, dovunque.

Forma implicita: un presente passato o presente, a/ da / con cui / del quale e l’infinito.

Non ho un amico / con cui parlare. Questo è il quadro / da restaurare ( = che deve essere restaurato ). Sei il primo / ad ammettere il torto ( = che ammette un torto ). Quel politico esprime posizioni / derivanti ( = che derivano )  dalle sue esperienze precedenti. 

Può essere espressa anche dal semplice infinito: ho sentito Marco / chiudere la porta.

Nel caso in cui una relativa sia introdotta da un pronome misto o doppio ( chi, quanti, quanto, chiunque ), questo pronome va sdoppiato, sciolto, ce ne accorgiamo dal momento in cui svolge una funziona logica sia per la principale sia per la relativa.


Non mangia chi non lavora -> Non mangia colui ( soggetto della principale ) / che ( soggetto della subordinata relativa ) non lavora.